Aiuti umanitari e risposta emergenze

Che cos’è?

Gli aiuti umanitari e l’assistenza alla protezione civile sono la prima risposta dell’Unione Europea alle crisi e alle catastrofi. La rilevanza dell’azione dell’UE in questo settore, gestito dalla Commissione, è collegato alla crescente frequenza, l’intensità e la complessità delle crisi umanitarie, delle catastrofi naturali e di origine umana che accadono in tutto il mondo affliggendo milioni di persone. Su scala globale, il numero delle catastrofi naturali è aumentato di cinque volte tra il 1979 e il 2010, e solo nel 2010 si sono verificati ben 950 disastri in tutto il mondo.

Anche l’Europa è a rischio: inondazioni e incendi boschivi, terremoti e condizioni meteorologiche estreme sono diventate più frequenti nel corso degli anni. Nel 2010, il costo economico delle crisi umanitarie è stato stimato di circa 100 miliardi di €. Il problema rischia di aggravarsi in futuro: si prevede che entro il 2015 il numero di persone colpite da disastri climatici crescerà di 375 milioni di euro l’anno. Una risposta a livello europeo a queste sfide crescenti rende le azioni e gli investimenti più efficienti, più efficaci e più rilevanti rispetto all’eventuale intervento degli Stati membri come singoli. L’Unione europea, d’altra parte, con le risorse comuni e le singole capacità nazionali disponibili, dispone di mezzi sufficienti, dell’esperienza necessaria e delle competenze adatte per rispondere in modo efficiente ed economicamente efficace alle crisi.

 

Chi può partecipare?

L’UE è il principale fornitore di aiuti umanitari in tutto il mondo, contribuendo per circa il 50% all’ammontare totale degli aiuti umanitari ufficiali. La Commissione è il secondo più grande donatore di aiuti umanitari al mondo. I beneficiari di questi strumenti di sostegno sono in via generale tutte le popolazioni, europee e non, colpite da crisi e catastrofi; nonché le vittime delle così dette “crisi dimenticate”: quelle catastrofi o conflitti che non sono in prima pagina, ma le cui vittime hanno comunque bisogno di assistenza internazionale.

La Commissione europea, ad esempio, ha avuto un ruolo determinante nel focalizzare l’attenzione internazionale sulla crisi nella regione del Sahel ( Burkina Faso , Ciad , Mali , Mauritania e Niger) affetta da piogge  e abitata da popolazioni cronicamente povere, vittime di una costante instabilità politica , sottoposte ad alti prezzi alimentari ed esposti ad epidemie che stavano compromettendo la vita della comunità, ma  senza attirare l’attenzione della comunità internazionale. Altri esempi sono l’intervento in Giappone dopo il triplo disastro di marzo 2011, o la Libia.

 

Come ci si candida?

Rispondendo all’invito a presentare proposta (call for proposals) e alle gare d’appalto (call for tenders) pubblicate sul sito dedicato alla specifica linea di finanziamento.

 

Dove posso trovare ulteriori informazioni?

Ufficio di Cooperazione della Commissione Europea