Seminari territoriali 2012

“L’obiettivo era ambizioso: avvicinare l’Unione Europea ai cittadini, presentando l’Europa per quello che realmente è, una terra creatrice di opportunità, prosperità e talento, capace di migliorare la vita dei suoi cittadini sul piano dei diritti, dei prodotti, dei servizi. E dico, non senza soddisfazione, che il progetto ha ottenuto il suo scopo, offrendo alla cittadinanza di ben 13 regioni italiane informazioni teoriche e pratiche sui fondi diretti”. Così Anna Maria Villa, Coordinatore dell’Ufficio per la Cittadinanza Europea del Dipartimento Politiche Europee della
Presidenza del Consiglio dei Ministri, commenta il ciclo di seminari territoriali sui finanziamenti europei che si è appena concluso, registrando massiccia ed entusiasta partecipazione della cittadinanza e trasversale interesse in ogni sua tappa.

Nei tredici incontri che hanno animato il 2012, si sono registrati complessivamente quasi 1600 partecipanti. Bologna, Bari e Frosinone – nell’ordine – i seminari con maggior presenze, sopra 150 partecipanti. 

Quello dei finanziamenti direttamente erogati dalla Commissione europea è un ambito dove l’informazione diviene particolarmente strategica, visto che il nostro Paese riesce ad aggiudicarsi ancora solo una percentuale minima dei quasi 48 miliardi di euro che avrebbe a disposizione.

Ed è proprio per incidere su questo stato dei fatti che sono stati pensati i seminari gratuiti organizzati dal Dipartimento Politiche Europee, in collaborazione con la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Locale (SSPAL), l’Istituto Europeo di Pubblica Amministrazione (EIPA), Enterprise Europe Network (EEN) e Europe Direct.

E per farlo nella maniera più efficace possibile, il competente team di docenti e relatori coinvolti nel progetto (Cristiana Turchetti, Damiano Torre, Marcello Repici, Alberta Capasso, Romano Albertini, Roberta Innamorati, Francesca Pepe e Giorgia Pasciullo) ha scelto di prediligere – come spiegano Cristiana Turchetti, rappresentante italiano EIPA, e Damiano Torre del Dipartimento Attività Didattica della SSPAL, – “un approccio metodologico fortemente orientato verso l’utilizzo della pratica” e, per quanto riguarda l’aspetto comunicativo, “un’impostazione chiara e semplice delle questioni e delle problematiche legate all’utilizzo dei fondi diretti, con lo stesso spirito con il quale è stato pensato il sito dedicato ai finanziamenti diretti, dal lato, cioè, di chi si approccia per la prima volta alla materia”.

Così i docenti hanno fatto conoscere i finanziamenti erogati dalla Commissione europea – la loro diffusione, il loro utilizzo e le concrete possibilità di accesso – a un campione di cittadinanza trasversalmente rappresentativo, scegliendo di garantire un’equa distribuzione di posti tra cittadini, terzo settore, pubblica amministrazione e imprese.

Il gradimento degli interessati non ha mancato di farsi sentire: ogni tappa ha sempre rapidamente registrato l’esaurimento posti e i partecipanti hanno particolarmente apprezzato l’accuratezza delle lezioni e il taglio pratico e concreto. Vito Verrastro, per esempio, giornalista titolare di un’agenzia di comunicazione che ha lavorato nell’ambito di diversi progetti europei, spiega di aver preso parte a uno dei seminari, per “esplorare un orizzonte più ampio del processo, dall’ideazione alla rendicontazione di progetto”. E commenta: “Non è stato il primo corso sull’europrogettazione che ho seguito, ma sicuramente il più efficace. Ottimo il livello dei docenti, pratico l’approccio, utilissima l’esercitazione. Ho certamente le idee più chiare rispetto alla progettazione europea”.

Ugualmente molto soddisfatta dell’approccio pratico dato al corso si dichiara Patrizia Anzano, dipendente della Pubblica amministrazione. “È stato molto utile – spiega – il taglio operativo dato al corso, funzionale per capire davvero non solo come scrivere un buon progetto, ma soprattutto quali sono i punti di forza da curare affinché poi la Commissione europea lo giudichi positivamente. Inoltre – aggiunge – ritengo che la metodologia alla base del ‘Project Cycle Management’ costituisca un supporto strutturato da impiegare trasversalmente in ogni processo di programmazione, anche al di fuori dell’attività di europrogettazione. In particolare, il ‘Quadro logico’ che è stato illustrato può costituire uno strumento di verifica di un buon progetto, in quanto consente di dare il giusto rilievo a tutti i soggetti interessati e di focalizzare l’attenzione sugli aspetti concreti e su reali bisogni su cui intervenire”.

Un giudizio decisamente positivo è anche quello di Caterina Lacerra, dell’Agenzia per l’energia e l’ambiente della Provincia di Potenza (APEA), che racconta che, per questioni di padronanza linguistica, è da sempre l’incaricata a seguire i progetti europei per la sua struttura. “Mi è sembrato interessante – commenta – partecipare a questa bellissima opportunità che è stata offerta alla nostra città al fine di approfondire conoscenze personali. Il taglio pratico dato al corso di formazione/informazione mi ha permesso di avere una visione globale della materia e di confrontarmi con la realtà presente”.

L’iniziativa dei seminari sui fondi europei rappresenta un passo, piccolo ma importante, sulla strada che avvicina l’Europa ai suoi cittadini. “Tanto più significativo – chiosa Anna Maria Villa – in vista dell’appuntamento elettorale che tra poco più di un anno chiamerà i cittadini a scegliere i loro rappresentanti in Europa e alla vigilia dell’apertura dell’Anno europeo dei cittadini, il 2013, che sarà occasione ideale per lanciare un grande dibattito sul futuro dell’Europa”.

Ed è anche un modo concreto per combattere la sfiducia crescente, registrata dagli ultimi dati Ispo presentati dalla Commissione europea, dei nostri connazionali verso l’Unione Europea: “Da popolo di europeisti convinti – continua Anna Maria Villa – gli italiani rischiano di trasformarsi in euroscettici e il mezzo migliore che abbiamo per invertire questa preoccupante tendenza è soprattutto informare su attività e strumenti messi a disposizione dall’Unione Europea ai cittadini”, come ha esortato a fare Viviane Reding, Vicepresidente e Commissaria europea per la giustizia e la cittadinanza per rilanciare il Mercato Interno.

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